La situazione tattica presenta i Romani in difficoltà da subito.
La ali sono deboli e pesantemente in inferiorità rispetto alla cavalleria cartaginese.
Il centro è coperto meglio, ma le fanterie pesanti sono troppo distanti dalla prima
linea, rendendo molto ostico qualsiasi loro coinvolgimento.
http://www.ccancients.net/Maps/Second-Puni...nae-216-bc.htmlUn ulteriore handicap: il giocatore che usa i Romani ha 4 carte, mentre il Cartaginese 6.
I Romani non possono fare altro che compattare, tendendo a usare Paillus sul lato sinistro dello schieramento per favorire la cavalleria e gli ausiliari.
Al centro può avere un leggero vantaggio sulle fanterie cartaginesi grazie alle fanterie medie più pesanti rispetto agli ausiliari, ma è costretto alla difensiva perché i Cartaginesi schierano i frombolieri al centro, rendendo rischiose le avanzate.
A questo aggiungiamo la capacità di "shock" dei barbari impiegati da Cartagine,
che grazie alle cariche possono facilmente raggiungere e colpire le unità leggere Romane se troppo esposte.
Premesse queste cose i Romani giocano essenzialmente in difesa, mentre i Cartaginesi sono tendenzialmente per un approccio offensivo ma prudente, avanzato compatti sui lati, dove schierano le fanterie pesanti.
Nella nostra partita il giocatore Cartaginese ha invece optato per una carica delle cavallerie troppo presto, e la fortuna non gli ha arriso.
I cavalleggeri sul fianco sinistro romano sono stati menomati e non sono più rientrati in battaglia.
Mentre la cavalleria di Asdrubale ha sortito troppo poco effetto sull'altro lato.
Un altro problema è stato il fatto che le fanterie pesanti sono entrate in gioco tardi e nonostante abbiano salvato il salvabile la situazione era ormai compromessa.
Vittoria 7-5 dei Romani.
